Problemi con la rete WiFi? proviamo a risolvere
La Vostra rete wifi non funziona bene? le cause possono essere svariate.
Partiamo da una considerazione: negli ultimi hanno l’utilizzo delle connessioni wireless è in costante aumento, oltre dunque ad un consistente numero di reti wifi nell’arco di qualche decina di metri quadri o cubi (visto che i vostri vicini sono a fianco, sopra e sotto), vi è anche un maggiore utilizzo delle stesse connessioni.
Spesso allontanandosi dal modem la rete comincia a funzionare male: rallenta, si stacca del tutto, poi magari riprende, poi nuovamente viene a mancare per qualche secondo… insomma le rogne sono sempre più frequenti.
Il motivo sono spesso le interferenze, vediamo cosa possiamo fare
I problemi sono soprattutto sulle frequenze di 2.4GHz quindi l’utilizzo di modem e dispositivi che lavorino ad una frequenza di 5Ghz potrebbe già risolvere il problema. Ma come provare a risolvere senza cambiare nulla?
La tecnica più basilare che utilizzo per risolvere il problema è installare una app sullo smartphone, dal nome “analizzatore wifi” per intanto verificare la situazione nelle aree di interesse. sotto un esempio
fatto questo e analizzando bene le varie reti, lo scopo è individuare quali canali dei 13 disponibili (in Italia) è libero o parzialmente libero per poter essere utilizzato sul nostro modem come nuovo canale.
La regola da seguire per poter scegliere il canale è posizionarci nel più libero possibile, ponendo attenzione ad un aspetto. ovvero le adiacenze
Supponiamo di avere questa situazione:
canale 1 – 4 reti
canale 2 – 3 reti
canale 3 – 6 reti
canale 4 – 2 reti
canale 5 – 6 reti
canale 6 – 5 reti
canale 7 – 3 reti
canale 8 – 3 reti
canale 9 – 3 reti
canale 10 – 5 reti
canale 11 – 5 reti
canale 12 – 5 reti
canale 13 – 4 reti
Analizzando brevemente questo elenco e supponendo che la potenza dei segnali sia identica per tutti i segnali, l’intinto ci direbbe di utilizzare il canale più libero quindi il canale 4 che ha solo 2 reti. Ma il canale 4 è interferito anche dalle reti adiacenti che sono ben 12, (6 del canale 3 e 6 del canale 5). Quando i canali adiacenti sono troppi conviene restare su un canale più utilizzato poichè all’interno dello stesso canale i segnali generano dei codici per essere indirizzati ai giusti dispositivi e subiscono meno le interferenze rispetto ai canali adiacenti che invece sono delle vere e proprie spurie per il nostro segnale.
Nel caso del nostro esempio quindi sono da tenere in considerazione i canali estremi: l’1 e il 13 ma anche il canale 8 che ha 3 sole reti e 6 adiacenze.
in realtà poi bisogna anche tenere conto dell’intensità degli altri segnali e dunque le considerazioni varieranno di volta in volta.
Altri sistemi per diminuire i problemi con il nostro wifi si possono individuare tra le impostazioni del modem/router. Per esempio verificando l’ampiezza di banda selezionata sul router: le possibilità sono auto(20/40MHz), 20MHz e 40MHz. Con “auto” sarà il modem a decidere, se le interferenze saranno poche si setterà su 40, se sono molte si imposterà su 20. Una banda di 40 aumenta la velocità e permette di raggiungere un valore teorico di 300mbit (in caso di tecnologia N), però il segnale sarà più interferito, mentre invece una ampiezza di 20Mhz non ci farà andare ad una velocità maggiore di 150mbit (sempre teorici) ma il segnale sarà meno interferito. Quindi in caso di problemi sarebbe meglio impostare l’ampiezza di banda su 20Mhz se non è già così.
Un altro parametro da poter variare è la regione. impostando sui modem che lo permettono una regione differente potremmo forse aumentare la potenza.
il modem impostato su “italia” trasmetterà ad una potenza EIRP massima di 20dB/100mW, ma il modem potrebbe anche poter trasmettere con potenze maggiori, se il trasmettitore lo consente. In america il limite è 30dB/1W (1W è pari a 1000mW) quindi se per esempio il nostro modem può arrivare a 200mW basterà impostarlo su “stati uniti” per aumentarne la potenza. se il limite del modem è 100mW non cambierà nulla. Occorre ricordare due aspetti: intanto negli stati uniti i canali consentiti sono meno di quelli consentiti in Italia, 11 per l’esattezza contro 13. il secondo aspetto da ricordare è che la potenza di trasmissione non incide sulla ricezione e dunque trasmettere meglio può aiutare il download ma non l’upload quindi la capacità del router di ricevere dal dispositivo pc, tablet o smartphone.
Può essere più utile a volte sostituire le antenne, qualora consentito, con antenne con un guadagno maggiore. questo aiuta molto sia alla trasmissione del segnale, sia alla ricezione. di norma non cambia molto la capacità del segnale di arrivare più lontano. ma di certo in quegli angoli della casa dove la connessione arriva male, riusciremo ad avere un segnale più stabile.
Un altro aspetto da tenere in considerazione è il fatto che le antenne, sia esse esterne o sia interne al modem, irradiano il segnale in modo perpendicolare rispetto al posizionamento. le antenne messe in verticale irradiano sostanzialmente in modo orizzontale e viceversa. Se il nostro intento è ampliare il segnale al piano di sopra sarebbe meglio mettere le antenne in orizzontale. Se il modem ha antenne integrate, supponendo che queste siano state realizzate per meglio irradiare in piano, potrebbe essere determinante mettere il modem in verticale se vogliamo irradiare meglio sopra e sotto. Nella pratica tutto ciò influisce relativamente in quanto il segnale arriva ai dispositivi anche per riflessione, quindi non aspettatevi cambiamenti abissali.
Utilizzando l’app “analizzatore wifi”, tenendo lo smartphone molto fermo e scrivendo per un minuto i vari valori misurati/visualizzati, facendo poi una media riusciremo a stabilire quale posizione sia la migliore. eseguire più prove è sempre meglio per il raggiungimento di un dato il più scientifico possibile.
In rete si possono trovare molti articoli su come aggiungere per esempio dei riflettori realizzati con cartone e carta stagnola per aumentare la potenza di trasmissione e ricezione dell’antenna (da non confondere con la potenza del trasmettitore che è fissa), di solito questi sistemi migliorano in realtà la direzionalità dell’antenna stessa, e quindi la “direzione” va indirizzata verso la zona che vogliamo meglio coprire.
Occorre ricordare un ultimissima cosa molto rilevante. Le frequenze utilizzate dal wifi sono anche utilizzate dai vari dispositivi audio o video o entrambi, quali per esempio: baby monitor, ricetrasmettitori audio video spesso utilizzati per trasmettere il segnale di un decoder sat su una seconda tv, videocamere analogiche, cuffie senza fili e i diffusissimi telefoni cordless. tutti questi apparati interferiscono con le linee wifi ma non sono misurabili dall’app “analizzatore wifi” perchè sono trasmissioni analogiche per la cui misurazione occorrerebbe un analizzatore di spettro molto più sofisticato come dispositivo. in fine anche le trasmissioni Bluetooth sono su frequenze analoghe, ma queste di norma non costituiscono problemi in quanto le potenze sono basse e le portanti sono differenti.
Non ho inserito in questa lista gli allarmi senza filo in quanto solitamente le frequenze utilizzate sono 350Mhz o 433Mhz e comunque lavorano su impulsi più che su trasmissioni costanti (come necessario nel caso di audio e video)
Se in casa avete di questi dispositivi: baby monitor, cuffie senza fili, etc etc, potreste risolvere molti problemi spegnendoli del tutto. purtroppo non potete spegnere quelli dei vicini.
Roberto
Ho una radio Tivoli Networks, collegandola sia con wifi che con cavo ethernet a Vodafone Power Station dopo alcuni minuti la Tivoli si spegne senza motivo. Mandata in assistenza Tivoli cambiato la scheda logica della Tivoli (120 euro) ma il problema non si è risolto..tre mesi fa non dava problemi poi di punto un bianco ha cominciato a farmi impazzire e non riesco più ad ascoltarla se non per una decina di minuti…poi si spegne. Non so più cosa fare…forse sono disturbi inviati dalla Vf alla radio che creano il problema ? Grazie